Accesso ai servizi

Monumenti e luoghi d'interesse

La torre aragonese

Sebbene ad Orta non ci sia mai stato un castello, tale termine figurava, sino al 1862, nel nome del paese (Castello di Orta), poi cambiato, a seguito dell'Unità d'Italia, in Orta di Atella. Il termine in realtà ricordava la presenza a metà sec.XV di una torre aragonese, ancora presente pure nello stemma del comune, che risulta composto da tre elementi: una torre merlata color oro in campo (uno scudo) color blu ed una fascia svolazzante sottoposta, color celeste, recante la scritta "Università di Orta". Il gonfalone, poi, oltre allo stemma, con torre e scudo, simboli dell'antico potere feudale, ed alla fascia "celeste", sottostante "a semicerchio" allo stesso scudo e recante la citata scritta, che sta per "insieme o totalità degli abitanti", si compone di una bandiera verticale consistente nei tre colori (bianco, rosso e verde) propri della bandiera nazionale d'Italia. Lo stemma è riportato nella sua interezza, come descritta, nella parte mediana del gonfalone tricolore. Il gonfalone, simbolo e segno civico del paese e del Municipio, reca pure "appuntata" la Medaglia d'Argento al Merito Civile, con cui venne insignito il Comune nel 2005 dal Presidente Ciampi.

Altri monumenti e luoghi di interesse

  • Palazzo San Massimo (già Palazzo Migliaccio), dimora gentilizia del sec. XVII, restaurata nel 2020.
  • Parrocchia di San Massimo vescovo e confessore (presule a Nola nel sec. III d.C.), con opere d'arte e pitture del Novecento.
  • Santuario di San Salvatore, istituito nel 2000, ubicato nell'antica chiesa di san Donato vescovo e martire.
  • Chiesa di Casapuzzano, intitolata a S.Michele Arcangelo, protettore dell'abitato, edificata all'inizio del sec. XVIII.
  • Convento francescano di San Donato, attiguo all'odierno Santuario di San Salvatore, con chiostro del sec. XVII affrescato con grottesche tardo-rinascimentali e lunette istoriate con episodi della vita del Santo ed alcuni suoi miracoli.
  • Borgo di Casapuzzano, con un tessuto urbano di antica fondazione, avvenuta nei secoli, a partire dalle evidenze del famoso castello o palazzo già dei nobili Capece-Minutolo dei secc. XI/XVIII, dalla evidenza dell'ex Osteria (poi palazzo) del marchese Capece-Minutolo (secc.XVI-XVIII), fino alla villa Alicia Higgins, edificata dal marchese per la moglie di origini irlandesi, secondo lo stile architettonico in uso per le case dei nobili di campagna in Irlanda nel settecento e quella ottocentesca di palazzo Lamberti.
  • Piazza Pertini, istituita recentemente, già Piazza principessa di Belmonte, così nata a fine sec. XIX e disegnata com'è nel 1948. L'operazione di piantumazione delle querce/ghiande avvenne in quell'anno, con eliminazione dei vecchi platani posti a corona esterna dell'intera piazza.